Dasein Week Diaries
Le gemmazioni esistenziali dei mobili e delle vagine nelle montagne e altre cose...
Ciao amici,
spero tutto bene! Sono andata a un sacco di eventi questa settimana per il Salone del Mobile; e devo dire che non c’è nulla di più deprimente. Non vorrei fare la ragazza bianca che si lamenta sempre del suo privilegio, ma lo scopo di uscire vestiti meglio di quanto non lo si è di solito non dovrebbe essere flirtrare con sconosciuti? Invece niente, NADA. Sto rileggendo Le Particelle Elementari di Houellebecq e a un certo punto Bruno, il personaggio professore-di-lettere-ninfomane, sostiene come le donne possano essere davvero amate solo fino ai trentacinque anni perché poi le labbra vaginali diventano morfologicamente repellenti alla formazione di un sentimento che sia reale come il socialismo russo (la parte del socialismo russo è mia lol) . Credo che Milano sia il posto più inadatto dove far trascorrere alle mie labbra vaginali gli ultimi quattro anni di gloria; mi sento che le sto tradendo. Le labbra vaginali con l’avanzare dell’età si riducono progressivamente come i ghiacciai; è vero da un lato potrebbe essere un modo inedito per empatizzare con le sorti del pianeta, però non sono Greta Thumberg anche se mi piace asciugarmi i capelli con le trecce per farli mossi naturali. SO ME. Ho trovato questa foto di un ghiacciaio a forma di vagina, direi che merita. Si chiama vaginanellamontagna.jpg; penso di potermelo tatuare un giorno. Forse mi sono già innamorata di chi ha dato questo nome a questo file. Non so chi sia ovviamente, ma spero che sia un uomo single con un fallo così grande da tenere testa a questa vagina.
UNA COSA DIVERTENTE CHE NON FARÒ MAI PIÚ:
Uscire tutte le sere con una speranza riproduttiva pari a quella di un orso polare malnutrito sull’Artico? Pagare 16 euro al mese per un’app di incontri che si chiama RAYA e che vuol dire migliore amico in ebraico? Rispondere alla recensioni negative del mio libro su goodreads mentre mangio Haagen Daz e faccio binge watching dell’ultima stagione di Al passo con i Kardashian? Scrivere al ragazzo che mi piace ubriaca che sono a una festa (alla quale non sono andata) solo per sapere se c’è e poi quando mi dice che non c’è, dire che ci sono e che mi sto divertendo un sacco (quando tutti sanno che ti stai divertendo non lo scrivi)? Sinceramente rifarei tutto.
DADDY ISSUE DELLA SETTIMANA:
Direi Joaquin Phoenix nel suo ultimo film Beau non ha paura; ho visto la prima e mi è piaciuto un sacco. Il regista è Ari Aster di Midsommar, Phoenix interpreta un paranoico che in seguito a una rapina trasforma casa sua da una tana a una prigione come nel celebre racconto di Kafka. La critica è già divisa tra chi urla al genio e chi al “pacco polacco” come dice il mio amico Matteo Fumagalli; io sono una grande fan dello storytelling destrutturato per dare fastidio dello spettatore, ma anche per ignorarlo e farlo sentire inutile e quindi ho adorato. Lunga vita ad Ari Aster e alle mommy issues che nel film abbondano (la mamma lo convince che se raggiungerà mai l’orgasmo morirà e per questo è vergine a 42 anni, MAKE IT FREUDIAN)….
CULTURE IN FASHION & FASHION IN CULTURE:
Il power dressing total-black di Mugler torna per H&M; il 19 aprile c’è stato il lancio della capsule a New York… tante le star ma io ho amato solo Chloë Sevigny. Valentino invece è tornato a espandere il format Valentino Vintage; nel 2021, il brand aveva già riscosso un enorme successo, coinvolgendo direttamente la sua clientela nel progetto: l’iniziativa, infatti, è stata possibile grazie ai capi vintage riportati in negozio da alcuni clienti, in cambio di un certo credito da spendere per l’acquisto di nuovi vestiti (economia circolare, check). Oltre ai negozi già coinvolti nel 2021, quest’anno si sono aggiunte anche le boutique Parigi, Londra e Seoul. A Milano è coinvolta per il secondo hanno consecutivo Madame Pauline Vintage in Cairoli; io ho partecipato a un breve video promozionale e mi sono creata un look Carrie Bradshaw che vi spammo qui come una blogger del 2010. :)
SHOPPING RADICAL-LIST: libri/riviste che ho letto ultimamente
The Gentlewoman con in copertina Greta Gerwig (la coperina glicine è così primaverile)
La Pvona di Otessa Moshfeg (l’unica scrittrice che rende complex il medioevo e ti fa venire voglia di farti scopare con la peste)
The Shards di B.E. Ellis (faranno una serie HBO, geniale al solito)
Le particelle elementari di Houellebecq (un grande classico, ci hanno anche fatto un film)
e poi un biglietto del mio spettacolo (Torino 3 maggio, Roma 14 giugno e Bologna 15 giugno). Vi posso dire che l’ho visto e mi è piaciuto un sacco.
a venerdì prossimo,
un bacio postmoderno
G <3
Quanto sei radical, anziché mettere gli affiliate link di Amazon usi quelli di IBS o Feltrinelli